La pacciamarura è un’operazione attuata in agricoltura e giardinaggio che si effettua ricoprendo il terreno con uno strato di materiale, con l’obiettivo preciso di impedire la crescita delle erbacce, mantenere lumidità nel suolo, proteggere il terreno dall’erosione, dall’azione della pioggia battente, evitare la formazione della CO2, diminuire il compattamento, mantenere la struttura e innalzare la temperatura del suolo.
La pacciamatura in sostanza imita quello che succede naturalmente nei boschi dove le foglie secche vanno ad accumularsi sul terreno ai piedi dell’albero formando la lettiera, limitando la crescita di altra vegetazione.
L’effetto e dovuto sia ad un’inibizione di tipo fisico (impedimento alla penetrazione dei raggi solari, mancanza di spazio per lo sviluppo delle erbe infestanti) sia ad azioni di tipo biochimico (rilascio di sostanze bioinibitrici che intossicano i semi e le parti di propagazione delle erbe infestanti). Questa tecnica permette di mantenere, al livello delle radici superficiali, una temperatura più elevata nei mesi freddi, mentre diminuisce il bisogno di annaffiature durante i mesi caldi.
La pacciamatura è una metodologia molto utilizzata nelle pratiche agronomiche sostenibili, quali permacultura, agncoltura naturale e agricoltura biodinamica. Il sistema a “tunnel” adottato dall’agronoma lametina non solo mira alla salvaguardia delle colture soprattutto intensive, ma è molto attenta alla tutela del territorio. In questo modo si producono colture di alta qualità e contemporaneamente non s’inquina l’ambiente, due obiettivi che troppo spesso non vanno molto d’accordo.